Dopo ventuno anni, ecco la nuova veste del museo di piazza Sant’Eustorgio.
Il Museo Diocesano di Milano nasce nel 2001 per iniziativa dell’Arcidiocesi di Milano con lo scopo di valorizzare e fare conoscere i tesori artistici della diocesi raccontando il contesto spirituale in cui sono stati realizzati. E’ costituito da opere arrivate dalla Diocesi e altre provenienti da privati, come i Fondi oro di Alberto Crespi e la collezione Marcenaro.
Museo Diocesano cambia pelle con il nuovo concept di Davide Rampello
In base a un protocollo d’intesa tra Arcidiocesi di Milano, Regione Lombardia, Comune di Milano e Istituto per il Credito Sportivo è previsto il riallestimento del Museo diocesano e dell’attiguo complesso monumentale dei Chiostri di Sant’Eustorgio. Un ruolo importante è affidato all’Istituto per il Credito Sportivo che dovrà operare come advisor per la strutturazione ed organizzazione delle attività finalizzate al finanziamento del progetto di riallestimento.
Per il sindaco Sala si tratta di un’operazione che avrà ricadute positive per la città: «Il concept del museo curato da Davide Rampello va nella direzione di apertura alla città, grazie a spazi e a una narrazione pensati in modo da coinvolgere i visitatori nella straordinaria storia di questo luogo. Sono sicuro che i milanesi e i turisti, che in numero crescente stanno tornando a visitare Milano, sapranno apprezzarlo».
Per l’arcivescovo Mario Delpini il significato è anche culturale e civile: «La ristrutturazione dei Chiostri di Sant’Eustorgio e il riallestimento del Museo Diocesano vogliono essere un contributo al rilancio della nostra identità e dei nostri legami. Di cultura, di bellezza, di trascendenza abbiamo tutti bisogno, per poter continuare ad essere quel popolo ambrosiano laborioso e previdente, capace di guardare al futuro».