Tornano per il quarto anno consecutivo, dal 7 al 15 maggio le Giornate di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico organizzate dalla Cei: un’occasione per conoscere territori, comunità, edifici, libri, musei di natura religiosa. Il tema scelto è #visionidicomunità.
La diocesi di Milano mette in vetrina “dodici perle”, con aperture straordinarie e visite guidate, e dieci vie di pellegrinaggio.
Tornano per il quarto anno consecutivo, da sabato 7 a domenica 15 maggio 2022 le Giornate di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico: un’occasione per conoscere territori, comunità, edifici, libri, musei originati da motivi di natura religiosa.
Le Giornate di quest’anno sono promosse dall’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Conferenza Episcopale Italiana, insieme ad associazioni di categoria. Per l’occasione è stato creato un hashtag (#visionidicomunità) per condividere le diverse attività, oltre a un sito (https://beweb.chiesacattolica.it/giornate-di-valorizzazione/) che raccoglie tutte le iniziative.
Le dieci Diocesi della Lombardia partecipano a questa attività di promozione e valorizzazione con aperture straordinarie, visite guidate e la scoperta di luoghi non sempre aperti al pubblico. Tutti i siti saranno presidiati da volontari per accogliere e accompagnare nell’esperienza i visitatori.
L’Arcidiocesi metterà in vetrina «Dodici perle della diocesi di Milano e dieci percorsi di cammino», un progetto che vede coinvolte tutte le sette zone pastorali, ideato in collaborazione con l’Ufficio Beni culturali, l’Ufficio Turismo e Pellegrinaggi e l’agenzia Duomo Viaggi, attraverso il soggetto di Lombardia cristiana. Il sito www.lombardiacristiana.it sarà il punto di coordinamento e di informazione.
A Milano, ad esempio, sarà possibile visitare con guide professioniste la Chiesa di Santa Maria presso San Satiro (previsti anche due eventi speciali “fuori orario” per apprezzare il complesso architettonico con l’ascolto di musica dal vivo sabato 7 e domenica 15 maggio alle 21), la Basilica di San Lorenzo e la Basilica di Sant’Eustorgio. In totale saranno 12 i siti “animati” durante la seconda settimana di maggio. Sono inoltre previste esperienze di cammino da/verso le stesse destinazioni.
Sono dieci gli itinerari programmati per quei giorni. Si svolgeranno, presidiati dalle associazioni di riferimento, sui seguenti tracciati: Via Francisca del Lucomagno, Cammino di Sant’Agostino, Cammino di San Pietro Martire, Cammino dei Monaci, Via Francigena Renana.
L’immagine delle 12 perle – che dà il titolo al progetto – è ricavata dal libro dell’Apocalisse (21, 21). Gerusalemme scende dal cielo, cinta da mura e con dodici porte. È una città quindi percorribile e attraversabile. E le dodici porte sono fatte da dodici perle.
Lasciamoci disturbare dai turisti estranei
«La perla viene costruita dalla reazione dell’ostrica – spiega Mons. Giuseppe Scotti, responsabile Ufficio Beni Culturali della diocesi di Milano – che deve avvolgere un elemento estraneo che penetra nella conchiglia. In questo tempo, vorremmo dichiarare la disponibilità a “lasciarci disturbare dai turisti estranei” che vengono a visitare le nostre chiese, avvolgendoli di materiale prezioso. Mostrando loro il volto concreto di una Chiesa accogliente, cortese, lieta, capace di invitare allo stupore, alla contemplazione della bellezza del mistero. Per dire, con un linguaggio comprensibile, la Signoria di Gesù morto e risorto narrata nella visita di questi splendidi siti».
Don Massimo Pavanello, responsabile Ufficio Turismo e Pellegrinaggi della diocesi di Milano, conclude: «I Cammini offrono un’esperienza in movimento. Scenari e incontri favoriscono la possibilità di andare verso gli altri. Di ritrovare un equilibrio – personale e comunitario – nel servizio. Al Creatore, attraverso la cura della creazione, come ricorda l’enciclica Laudato si’; riconoscendoci figli di un solo Padre, Fratelli tutti, per dirla con un altro documento papale; all’interno di un orizzonte di misericordia, guardando al Giubileo 2025. Il titolo di quell’appuntamento non ha bisogno di argomentazione in questo contesto: “Pellegrini di speranza”. Tutto ciò troverà corpo nella proposta qui presentata»