• on 4 Giugno 2021

Basilica di Sant’Eustorgio: Restauro del portale ottocentesco


La Basilica di Sant’Eustorgio è di origine paleocristiana, è stata fondata nel 344 d.C. e in origine era chiamata Basilica Trium Magorum. Questo perchè secondo la tradizione, Sant’Eustorgio ricevette direttamente dall’imperatore Costante I, come dono, un enorme sarcofago di pietra contenente le reliquie dei Magi.

Le reliquie dei Magi provenivano dalla Basilica di Santa Sofia di Costantinopoli, dove erano stati inumati diversi decenni prima dall’imperatrice Sant’Elena, che li aveva ritrovati durante il suo pellegrinaggio in Terra Santa.

La Basilica di Sant’Eustorgio venne edificata in epoca romana tardo-imperiale nel periodo in cui la città romana di Mediolanum (la moderna Milano) era capitale dell’Impero romano d’Occidente – ruolo che ricoprì dal 286 al 402. Nel corso del tempo la Basilica ha subito molte modifiche, non ultima la sistemazione della facciata, rimasta incompiuta per secoli.

La facciata che vediamo oggi, infatti, è frutto di un restauro in stile neoromanico, compiuto dall’ingegnere Giovanni Brocca tra il maggio 1864 e l’agosto 1865, Sebbene ci fosse un progetto già risalente al secolo XII.

La Basilica di Sant’Eustorgio: facciata prima e dopo i restauri

La chiesa presenta da allora la tipica forma a capanna rivestita in mattoni, con la linea del tetto sottolineata dai tipici archetti sporgenti al di sotto del cornicione superiore. Vi sono cinque finestre: tre nella parte media e due ai lati; queste e quella centrale sono bifore, divise da colonnine bianche. Tre portali sormontati ciascuno da una lunetta musiva, una bifora sopra il portone centrale e due monofore sopra quelli laterali.

I tre portali permettono l’accesso alla Basilica di Sant’Eustorgio, di cui quello centrale, più ampio, ha l’archivolto arricchito da sculture ed il timpano sorretto da colonne poggianti su leoni, oramai abbastanza deteriorati dal tempo. I tre portali presentano, inoltre, ciascuno una lunetta decorata con affresco, sempre di fine Ottocento. A sinistra della facciata esiste un pulpito di pietra, costruito nel 1597 a ricordo dell’altro di legno da cui predicava S. Pietro Martire. L’ultimo oratore salito su questo pulpito fu il Card. Federico Borromeo.

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